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Arte postale

Mail art

La Mail-Art La Mail-Art, traduzione inglese di Arte Postale, è da molti considerata un vero e proprio movimento artistico che utilizza la posta per produrre e veicolare l’arte. L’impiego dell’organizzazione postale non è limitato alla semplice diffusione dell’opera ma si trasforma in un elemento determinante e irrinunciabile della creazione artistica. La poetica della Mail-Art è quindi permeata già all’origine da una forte componente concettuale che si manifesta in un’infinità di modi secondo le capacità progettuali ed artistiche degli autori.
Il 1° ottobre 1869 può considerarsi la data d'inizio dell’Arte Postale, in quell'anno infatti le Regie Poste austriache emettono la prima cartolina postale (Corrispondenz Karte). Il nuovo mezzo di comunicazione non permette di scrivere lunghe missive, ma consente di unire brevi messaggi all'immagine, creando un vero rinnovamento nell'uso della posta.

L'arte di fine Ottocento, impegnata ad interrogarsi sul futuro dell'Uomo, sulle nuove scoperte scientifiche e sul grande sviluppo industriale, racconta un mondo  in rapida trasformazione che porterà nel secolo successivo ad affrontare grandi tematiche umane e sociali quali i conflitti mondiali, l’uso del nucleare, la massificazione della società, il consumismo, la solitudine, l’incomunicabilità. In una società così diversa dal passato, l'arte è stimolata ad esplorare linguaggi innovativi e mezzi espressivi inediti e l’utilizzo della posta si inserisce in questa formidabile ricerca.
Esempi precursori di quella che sarà la Mail-Art si possono ravvisare in alcune operazioni artistiche dei movimenti futurista (carte postali di Balla, Marinetti, Congiullo e altri) e dadaista (creazioni di Marcel Duchamp). Anche Guillaume Apollinaire contribuisce a sviluppare questo insolito strumento espressivo con i suoi "Calligrammes", invenzioni poetiche in cui le parole compongono le immagini in modo inscindibile. Queste prime limitate esperienze tuttavia non hanno la piena consapevolezza della potenza del mezzo.

Bisogna attendere gli anni '60 quando Ray Johnson, un eccentrico artista americano legato al movimento "Fluxus", intuisce la possibilità di tramutare la comunicazione postale in un'autonoma forma espressiva. La sua idea consiste nello spedire ad altri artisti in tutto il mondo i suoi elaborati invitandoli a corrispondere con lui così da creare una rete internazionale basata sullo scambio di lavori in cui anche le buste, i francobolli, i timbri sono parte integrante dell'opera. Il progetto ha un grande successo e permette a Ray Johnson di fondare la "New York Correspondence School of Art" (parodia della "New York School of Abstract Expressionist Correspondence") in cui raccoglie tutti i lavori pervenuti.

Nasce la moderna arte postale, un network capace di generare una fitta catena di contatti a livello planetario dove l'artista finalmente svincolato dalle regole di mercato può manifestare e diffondere ovunque la sua creatività. Una recente e importante evoluzione dell’Arte Postale è l’E-Mail-Art, realizzata con strumenti artistici sofisticatissimi e divulgata tramite il Web, essa però non è classificabile come Mail-Art poiché l’uso irrinunciabile del computer e della telefonia la inseriscono in un ambito diverso denominato Digital-Art.

Nel tempo la Mail-Art ha sviluppato diversi settori di ricerca come il libro d'artista, la rivista, la scrittura di lettere, la poesia visiva, il timbro e il  francobollo artistico, la produzione di audiovisivi e di piccoli oggetti d'arte. Questa differenziazione non ha minimamente condizionato la libertà espressiva che individua come unico limite l’osservanza delle norme del sistema postale. L'arte per mezzo della posta valica le frontiere, riduce pacificamente le distanze ideologiche e culturali, inserendosi come dinamico elemento di recupero e promozione del locale, nel tentativo di impedire la disgregazione e l'appiattimento delle diverse realtà.
La corrispondenza tra autori di paesi differenti inoltre permette di conoscersi e collaborare all’organizzazione di particolarissime mostre internazionali su temi specifici, sovente di grande attualità e impatto sociale, che consentono la divulgazione di messaggi visivi nel rigoroso rispetto della libertà artistica e del no-profit.

Negli ultimi decenni il successo di queste iniziative ha consentito la formazione di archivi che raccolgono ed ordinano la documentazione e il materiale inerente un’infinità di progetti, ma il problema della conservazione in luoghi idonei per lo studio e la fruizione è tuttora aperto, mancano infatti spazi specializzati per promuovere mostre, conferenze ed iniziative mirate a favorire la comprensione di questo incredibile fenomeno creativo.

Antonio Sassu

Antonio Sassu

Marcello Diotallevi

Marcello Diotallevi

Ryosuke Cohen

Ryosuke Cohen

Bruno Cassaglia

Bruno Cassaglia

Mike Dyar

Mike Dyar

Renato Cerisola

Renato Cerisola

Christo und Jeanne-Claude

Christo und Jeanne-Claude

Ruggero Maggi

Ruggero Maggi

Bruno Chiarlone

Bruno Chiarlone