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Mail art

 
     
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1/10 settembre 2005

Libro d'artista. Progetto internazionale di arte postale

 

Libro d’Artista - Progetto mail art, in ricordo delle edizioni futuriste “Litolatta” di Bruno Chiarlone


Il libro d’artista è stato patrimonio delle avanguardie storiche. Il movimento futurista e successivamente quello dadaista e surrealista nel libro hanno trovato un oggetto-bersaglio per le loro trasgressioni, le provocazioni, i depistamenti contro l’aura tradizionale della cultura libresca e della sostanziale obsolescenza dell’oggetto libro. Ma volendo distruggere il libro,paradossalmente vi furono dei casi in cui le pagine del libro furono invece realizzate in materiale quasi indistruttibile: proprio a Savona nacquero, dalla mente di Marinetti con la collaborazione di Tullio D’Albisola, i “litolatta”. Si tratta di libri composti da pagine in metallo, di latta, appunto , sulle quali sono stati stampati con procedimento litografico parole e frasi a formare figure e giochi grafici. Ne sono esempio la raccolta “Parole in libertà futuriste olfattive tattiche termiche” e “L’anguria lirica”, celebre oggetto artistico sottotitolato “lungo poema passionale” con illustrazioni di Bruno Munari, stampato dalla Litolatta di Savona nel 1934. Partendo appunto da queste produzioni editoriali futuriste in loco, l’Assessorato alla cultura del Comune di Quiliano, con la valida collaborazione di Bruno Cassaglia e Renato Cerisola, consulenti artistici del SACS (Spazio Arte Contemporanea Sperimentale) ha organizzato una mostra a tema libero di “Libri d’artista”, invitando il variegato mondo degli artisti postali senza frontiere a spedire i loro libri fatti a mano. Quindi una mostra di mail-art che ha per oggetto il libro d’artista. Per i non addetti ai lavori, che sono la maggioranza, è utile precisare che per libro d’artista non si intende un libro di storia dell’arte, né una monografia artistica, o un catalogo di mostre d’arte, bensì, come scrive il portoghese Fernando Aguiar, “il libro d’artista è un’opera d’arte realizzata con il concetto del libro”. In risposta alla stimolante richiesta dei promotori, a Quiliano è arrivato di tutto. La fantasia e la straordinaria creatività dei mail-artisti di ogni parte del mondo ha prodotto e spedito manufatti in forma di libro che hanno evidenziato il rispetto e la consapevolezza di misurarsi con un oggetto che rappresenta tanta parte della storia dell’umanità. I presupposti delle avanguardie storiche sono mutati: come sottolinea bene l’amico Gino Gini, “si lavora con toni meno aspri, qualche volta di grande rispetto, timorosi di misurarsi con un oggetto tradizionalmente portatore di saggezza, cultura, sapere, religione e altro. Si lavora al libro d’artista con grande capacità tecnica, usando carte a mano, garze, stoffe, passamanerie e altri sofisticati materiali con un uso più poetico che polemico. Quasi il gusto della riscoperta di una artigianalità preziosa e colta”.
Infatti, se il libro era stato messo in un angolo dal rapido sviluppo delle tecnologie di informazione in tempo reale, che con l’uso dei CD, DVD, del video, delle immagini virtuali trasmettibili, per mezzo della rete internet, in ogni parte del mondo connesso, si è ben presto capito che i libri sono un patrimonio insostituibile. La pagina stampata del libro è ancora il supporto ideale per trasmettere idee e immagini in modo duraturo che si possono conservare nelle librerie e consultare in ogni momento senza impiego di particolari strumenti elettronici. Questa mostra che si è realizzata a Quiliano nell’estate 2005 contribuisce a celebrare il ritorno del libro, ricreato e inventato ogni volta da un artista diverso. La pagina dipinta, soprascritta,disegnata e creata con il collage o altre tecniche particolari, viene sommata alle altre e raccolta in un oggetto di continua attualità che possiamo ancora apprezzare come libro d’artista.

 

Post Scriptum – Da una mia ricerca su internet: 1934. D’ALBISOLA Tullio, L’anguria lirica Lungo poema passionale). Presentazione di Marinetti (dell’Accademia d’Italia). Chiarimento di V.Orazi. Illustrazioni di Bruno Munari, Roma – Savona, Edizioni Futuriste di Poesia – Litolatta, 1934: 19,6x14,7 cm., legatura a pagine di latta, pp.42. Copertina e 11 litografie a piena pagina di Bruno Munari. Tiratura limitata di 101 esemplari di cui solo 50 in commercio. La famosa seconda “lito-latta” futurista, libro-oggetto interamente costruito in latta e decorato con litografie a colori che accompagnano il poema di Tullio d’Albisola. Prima edizione.

 

Libro d’Artista di Bruno Cassaglia

 

Ho conosciuto , e approfondito il libro d’artista e libro oggetto con la frequentazione della Galleria Il Gabbiano della Spezia, dove l’aria è sempre “impregnata” di Fluxus…(anche in senso più ampio).
Da allora il libro d’artista è diventato un punto di riferimento per il mio lavoro poetico –visivo; ho capito che il libro, per antonomasia contenitore di cultura ,possedeva una forza simbolica capace di evocare   e trasferire sul libro d’artista e libro oggetto tutta una serie di poetiche: ci sono libri chiusi che negano il loro contenuto palesandone altri più profondi, libri vuoti ,che apparentemente non possiedono contenuti… e libri installati su parete in forma di lettere: in questo caso il libro oggetto diventa “inchiostro” per nuova scrittura… insomma un vero  cortocircuito di significati-significanti.
Fra i tanti libri d’artista rimasti impressi nella mia memoria, ne citerò solo alcuni fra i più recenti che meglio riesco a sintetizzare : uno fatto di banconote di Lamberto Pignotti,un altro creato con pizzo bianco di Takako Saito, il “Manuale” di Mirella Bentivoglio (con le sue mani fotocopiate)… e ancora il libro di marmo della stessa autrice, e uno( davvero intrigante ) in trappola di Berty Skuber…e ancora un “libro-casa” di Chiara Diamantini dal titolo : “ Tu entrerai, come avvenire… ma vorrei finire l’elenco con un libro che ho nel cuore oltre che nella memoria, di un artista ( e caro amico) che da poco ci ha lasciato:Mauro Manfredi… è un libro aperto che suggerisce l’idea di un campo avendo sulle pagine dei piccoli rotoli di parole( covoni di fieno ) e il titolo che svela e rafforza il contenuto è appunto “La fienagione delle parole”.
Per farvi capire quanto io creda in queste “contaminazioni”  dirò che condivido pienamente  codesta citazione di Lamberto Pignotti :
“…Bene o male la pittura sta qui…Più o meno la letteratura si trova lì…
Sono luoghi concepiti istituzionalmente per chi vuol sentirsi protetto
da una cornice ben delineata, compreso all’interno di un discorso
ben circoscritto. Va precisato che una simile osservazione
vale essenzialmente quando si riflette sulle cronache artistiche in corso che
vedono pittori e scrittori navigare di preferenza in piscina anziché in
mare aperto.”
Di questa mostra mail-art non mi sento autorizzato a giudicarne la qualità artistica perché troppo emotivamente coinvolto,(lascio questo giudizio al fruitore), posso solo dire che nonostante I tanti ricordi sopra citati, gli artisti partecipanti sono riusciti ancora una volta a stupirmi per la varietà di invenzioni e contenuti, e spero possano giungere con la stessa forza ( cosa non sempre facile nell’arte contemporanea) ad un pubblico sempre più vasto e ricettivo.